Previsioni ed analisi stagione in corso.

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Re: Previsioni ed analisi stagione in corso.

Messaggioda Geloneve » 21 gen 2023, 11:42

Previsioni della neve per domenica 22 e lunedì 23 gennaio 2023.

Previsione di una situazione veramente imprevedibile. Pochissima variazione comporta un mutamento sostanziale della previsione.

Nella tarda serata di oggi arrivo delle prime, deboli, precipitazioni, piovose sotto ai 300 metri di quota.
Durante la notte, calo termico e neve che arriverà a quote pianeggianti in tarda nottata. In pianura il limite, indicativamente, sarà a sud della ferrovia per il forlivese, a sud dell'autostrada per il faentino e più a nord per l'imolese. Ad est la neve sfiorerà la pianura pedecollinare fino a Forlimpopoli, ad ovest fino a tutta Bologna. Dalla tarda mattinata attenuazione dei fenomeni che potranno ritramutarsi in pioggia sino a quote di 200 metri circa.
Nel pomeriggio cessazione dei fenomeni (eccetto che sui rilievi, dove continuerà a nevicare debolmente a tratti).

Questa prima fase vedrà accumuli nevosi, in pianura, di circa 1-2 cm, solo un velo nei limiti della nevicata, qualcosa di più nelle zone maggiormente colpite.
In collina avremmo accumuli tra i 5 e i 25 cm, in montagna sino a 50 cm.

Nella notte di lunedì ritorno delle precipitazioni da sud est. Inizialmente si avrà acquaneve, per poi tramutarsi in neve anche in pianura su tutto il cesenate in estensione verso nord ovest. Nel cesenate, in pianura, la neve verrà sostituita alla pioggia entro poco tempo, mentre, sempre in pianura, dal forlivese occidentale a sud della ferrovia verso ovest la neve seguiterà a cadere fino al bolognese. Il clou dei fenomeni nevosi, in pianura, dovrebbe esserci in tarda mattinata, per poi essere sostituita, nel pomeriggio, dalla pioggia sino a quote di circa 300 metri (più alta ad est, più bassa ad ovest) nel primo pomeriggio.

In questa seconda fase si avranno accumuli nevosi, in pianura, di circa 3-5 cm; poco più di un velo nelle zone di confine, qualcosa di più nelle zone più colpite (a mio avvisto la zona di Castel San Pietro).
In collina cadranno tra i 5 ed i 15 cm, in montagna circa altri 20 cm.
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Re: Previsioni ed analisi stagione in corso.

Messaggioda Geloneve » 26 feb 2023, 8:45

La possibilità di accumulo nevoso in pianura, oggi, è nulla.
Nel caso più estremo si potrebbe avere un po' di "paciuga" sui vetri della auto.

La situazione più verosimile vedrà, nel pomeriggio, acqua mista a neve in pianura, imbiancata dai 200 metri di quota e neve vera e seria dai 400 metri di quota. La zona che vedrà la quota neve più bassa dovrebbe essere quella tra Faenza ovest e Bologna.
Tanta neve cadrà dalla quota di media collina.
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Re: Previsioni ed analisi stagione in corso.

Messaggioda Geloneve » 15 mag 2023, 10:44

Tra domani e dopodomani un minimo di bassa pressione dalla Tunisia risalirà sino all'Abruzzo/Umbria.
Da noi forti venti di Scirocco (sul riminese) e Bora sferzeranno le coste mentre piogge abbondanti cadranno su tutta la Romagna.
Il clou delle precipitazioni, a mio avviso, sarà leggermente più a nord ovest di quanto previsto dai modelli, attestandosi sul bolognese.
In Romagna le zone più colpite dovrebbero essere le zone più occidentali (tutto faentino/imolese): in queste zone, in pianura, gli accumuli saranno di circa 90-100 mm nelle zone a sud della via Emilia e a scendere allontanandosi da questa verso nord. In collina, mediamente, gli accumuli saranno di circa 150 mm con punte di anche 200 mm, a livello locale. Sul cesenate e riminese accumuli importanti in collina ma abbastanza tranquilli in pianura (50 mm). Nel bolognese, circa 120 mm nelle pianure a ridosso degli Appennini, circa 180 mm in collina.
Il massimo delle piogge in Romagna ci sarà domattina: a seguire calo delle precipitazioni nel pomeriggio con ripresa in serata; mercoledì piogge moderate.
Rispetto al peggioramento del 2-3 maggio, secondo me sarà ancor più elevata la differenza di accumuli tra pianura e collina.

In linea generale gli accumuli dovrebbero essere un po' inferiori all'evento del 2-3 maggio ma, a differenza dell'altra volta, adesso i terreni sono saturi ed i fiumi, seppur si sono abbassati, rimangono più in alto dell'altra volta; infine, di notevole importanza, sarà anche la spinta della Bora che impedirà un afflusso efficace al mare dell'acqua dei fiumi, aumentando il rischio piene.

Da notare le forti divergenze modellistiche ancora in atto: infatti, alcuni modelli vedono tantissima pioggia sul riminese/forlivese, altri sul faentino/imolese/bolognese.

In definitiva il rischio frane in Appennino sarà ELEVATISSIMO (non sono solito lanciare allarmi) mentre il rischio piene dei fiumi sarà medio, mentre un po' più elevato sarà il rischio piene dei torrenti come il Marzeno a Faenza e torrenti simili.
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Re: Previsioni ed analisi stagione in corso.

Messaggioda Geloneve » 16 mag 2023, 0:04

Aggiornamento flash delle previsioni.

Come avevo previsto questa mattina, all'ultimo momento i modelli stasera prevedono (per i prossimi 2 giorni), un apice precipitativo spostato leggermente più a nord ovest, diciamo attorno ad Imola/Castel San Pietro Terme per quanto riguarda la pianura ed il faentino e bolognese per quanto riguarda la collina.
Anche per quanto riguarda il fatto che questa volta ci sarà una differenza ancor più esasperata tra collina e pianura in termini di accumuli è stato fiutato all'ultimo dai modelli, confermando quanto stamattina avevo scritto che sarebbe accaduto.
Ciò, comunque, non è positivo in quanto vi sarà il rischio di ancor più pioggia in collina.

Rimangono i 100 mm possibili dal faentino al bolognese in pianura a sud della via Emilia ed i 150/200 mm in collina con punte anche di 250 mm nelle zone più colpite. Molto inferiori (anche se abbastanza consistenti) gli accumuli sul cesenate, riminese e lontano dagli Appennini.
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Re: Previsioni ed analisi stagione in corso.

Messaggioda Geloneve » 16 set 2024, 22:34

Previsioni personali per la Romagna dal 17 al 20 settembre 2024 compresi.

Premessa.
La situazione attuale, rispetto al maggio 2023, è molto diversa.

Lo scorso anno venivamo da una prima, anche se più localizzata, alluvione (2-3 maggio), durante la quale, anche a causa dei terreni secchi, tutta l'acqua si era riversata nei fiumi, riempiendoli.
Quest'anno, invece, i fiumi sono molto più bassi ed i terreni ben pronti a ricevere acqua, visto che sono bagnati.

L'anno scorso, inoltre, il grosso della pioggia era sui rilievi (specie forlivesi e ravennati), perciò tutta l'acqua si riversò sui fiumi: quest'anno, invece, il massimo della pioggia si avrà un po' in Appennino ed un po' sulla costa, limitando, parzialmente, il rigonfiamento dei fiumi.

Infine, i modelli matematici, a differenza dello scorso anno (nei quali erano tutti concordi con precipitazioni spaventose con gli accumuli maggiori sull'Appennino forlivese e ravennate), quest'anno sono ancora molto "indecisi" (nonostante stiamo entrando nel peggioramento), sia come consistenza degli accumuli che come localizzazione.

Previsioni.

Perciò, la situazione è certamente meno grave dello scorso anno; nonostante ciò, senza allarmismi, la situazione è, comunque, potenzialmente pericolosa, certamente non con la passata estensione ma, localmente, si potranno avere allagamenti, tracimazione di torrenti e, forse (ma molto più difficile) esondazione/rottura di qualche fiume.

Il vortice ciclonico che, da giorni, sta portando inondazioni sull'Europa dell'Est, con moto retrogrado, si sta tuffando sull'Italia: contemporaneamente, un flusso d'aria fredda dal Mare del Nord e la presenza dell'acqua ancora molto calda dell'Adriatico, faranno in modo di fornire molta energia a tale ciclone.

Le zone più a rischio saranno gli Appennini (per il riavvio di frane pregresse), specie riminese e le zone costiere che, stante il vento di scirocco, la marea alta ed i grandi quantitativi di pioggia previsti, rischieranno mareggiate ed allagamenti più frequenti. Altrove i rischi di allagamenti e/o straripamenti saranno inferiori e, soprattutto, molto più localizzati.

La localizzazione dei fenomeni maggiori è impossibile da prevedere (proprio per la grande discordanza dei modelli) anche se, a mio avviso, le zone più colpite saranno tutta la costa e l'Appennino riminese: in queste zone, da stasera a venerdì sera potranno cadere punte di 200 mm.
Altrove, gli accumuli saranno di circa 100-150 mm in Appennino e di 60-120 mm in pianura.

Visto che alcuni modelli, anche prestigiosi, prevedono, comunque, quantitativi ben maggiori e "pericolosi" (specie lungo "corridoi" statici di confluenza tra masse d'aria diverse), senza allarmismi bisognerà, comunque, rimanere attenti all'evoluzione.
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