Rischio alluvionale per il Sud Italia, poi alta pressione ad oltranza.“Tanta carne al fuoco” in questa immagine satellitare e sull’evoluzione del tempo europeo.
Le diverse figure pressorie ora presenti in Europa, da lunedì faranno posto ad un’ampi figura alto pressoria che dominerà la scena per diversi giorni e per un ampia parte d’Europa. Andiamo a scoprirne i dettagli.
In queste ore l’Italia centro-settentrionale è sotto l’azione di due perturbazioni, che fanno capo ad un ansa depressionaria che, dal Vortice d’Islanda (lettera B in alto a sinistra), ha scavato un vortice di bassa pressione (lettera B sul Golfo del Leone).
Il primo fronte perturbato occluso (linea tratteggiata nera) è appena transitata sul Centro-Nord Italia causando forti temporali sulla Toscana e piogge sparse altrove. Al suo seguito, una nuova perturbazione è in arrivo sulla Liguria, in spostamento verso Sud Est.
Tale perturbazione è inserita in un vasto fronte freddo che dall’Islanda arriva sulle coste marocchine (linea tratteggiata blu).
Da notare, nella zona inserita nella V viola, come è presente una vasta area temporalesca. Tale area sta assumendo la classica conformazione di temporale V-shaped, il più “cattivo”, perché trae energia dal mare in maniera continua, scaricando abbondanti precipitazioni nelle zone che presentano catene montuose sopravento (Liguria e Versilia in questo caso) e, con un “suo meccanismo interno” (non sto a scendere nei particolari, visto che non è il tema di questa discussione), sia auto-alimenta: se il fulcro perturbato è piuttosto lento nel suo incedere verso Est, può portare preoccupanti quantitativi di acqua.
In questo caso sembra che i quantitativi che debbano cadere su tali zone risulteranno ingenti ma non preoccupanti.
Interessante notare come la parte più attiva del fronte sopraccitato sia proprio quella sul mare (lo si può apprezzare per il colore di bianco più brillante che assumono le nubi): ciò è dovuto proprio al calore rilasciato dal mare ancora caldo per la stagione estiva conclusasi che è risultata essere veramente troppo bollente.
Allargando la visione al contesto europeo e ritornando a parlare del vortice d’Islanda, oltre al fronte freddo di cui parlavamo poc’anzi, si può apprezzare un altro fronte freddo (con un piccolo fronte caldo precursore) appena ad ovest dell’Europa (linee tratteggiare blu e rosse) ed una cospicua discesa d’aria fredda sull’Atlantico (frecce blu).
Sull’Africa è presente un debole centro di bassa pressione per noi non influente, mentre sul Mediterraneo orientale è presente un vortice di bassa pressione, alimentato da correnti fresche da Nord Est (frecce azzurre), ricordo della depressione transitata alcuni giorni fa sull’Italia. Infine, sulla Russia, è presente un’altra depressione che pesca aria fredda da Nord Est e che sta provocando nevicate.
Per quanto riguarda le alte pressioni, invece, è presente l’alta pressione delle Azzorre ad ovest del Portogallo (i cui massimi, presenti sull’Oceano, non sono visibili in tale immagine) ed un alta pressione vasta che comprende tutta la Scandinavia e l’Europa orientale (Russia esclusa), provocata dal richiamo di aria mite (frecce rosse) da Sud Sud Ovest della vasta ansa depressionaria che dall’Islanda va verso l’Italia (quella di cui parlavamo prima).
Ma come evolverà il tempo?
Il vortice depressionario, ora presente sul Golfo del Leone, avanzerà (freccia nera 1) su quello ligure (apportando intense precipitazioni tra la nottata e la mattinata di domani sulla Liguria e Toscana e precipitazioni moderate sul resto del centro-nord Italia); poi, a seguire, scenderà sullo Ionio, provocando un miglioramento al centro-nord ed un’intensissima ondata di maltempo su Sicilia orientale e Calabria, con probabilità piuttosto elevate di eventi alluvionali: quindi, attenzione seriamente in tali zone.
A seguire, la depressione d’Islanda spingerà una depressione a largo del Marocco (freccia nera 2) e, a seguire (freccia nera 3), l’alta pressione delle Azzorre verrà proiettata sulla quasi intera Europa da un rinforzo del Vortice Polare (da lunedì).
Infatti, il vortice polare, inizierà ad accumulare del freddo stagionale e, in anticipo coi tempi (solitamente il rinforzo del VP si ha ad inizio dicembre), rinforzerà piuttosto intensamente (forte calo barico): tale rinforzo, farà aumentare le correnti zonali ovest-est, favorendo, quindi, le depressioni a correre alle alte latitudini mentre, più a sud, spingerà l’anticiclone verso gran parte dell’Europa (situazione di AO positiva, tecnicamente parlando).
Tale alta pressione, inizialmente, si collocherà più a Nord dell’Italia. Ciò comporterà un rientro d’aria più fresca da Nord Est (risucchiata anche da una blanda depressione che rimarrà attiva sul Sud Italia), con temperature minime in calo e massime in aumento, visto che, probabilmente, almeno inizialmente (eccetto la notte tra venerdì e sabato al Nord), non si avranno nebbie estese neppure sulle valli interne ed in Val Padana, visto che tale aria risulterà piuttosto secca.
A seguire, l’anticiclone scenderà leggermente di latitudine, inibendo l’afflusso d’aria orientale e favorendo (grazie anche ad un aumento dei geopotenziali) la comparsa di nebbie piuttosto intense in Pianura Padana: altrove, il clima risulterà mite, anche in montagna. Infatti, tutta tale struttura anticiclonica riceverà anche un contributo africano, stante la depressione ad ovest del Marocco (di cui parlavamo poco fa) che le inietterà aria stabile e calda.
Ma quali potranno essere i modi per sbloccare tale situazione?
Anticipando che, almeno sino al 10 novembre la situazione dovrebbe rimanere immutata, due possono essere i metodi che la Natura adotterà per un nuovo cambiamento del tempo:
- il Vortice Polare calerà, almeno momentaneamente, di potenza (visto che, almeno per ora, statisticamente parlando, non dovrebbe risultare molto forte): tale calo favorirà l’affondo più meridiano delle depressioni anche nel cuore dell’Europa e del Mediterraneo, probabilmente non in maniera così efficace come in questo ottobre ma, almeno per il centro Tirreno e per il Nord, quanto basta per avere un cambiamento del tempo;
- l’alta pressione, risultando, comunque, un po’ troppo a Nord, permetterà, sulla sua sinistra, alla depressione marocchina, di avanzare verso est e, contemporaneamente, all’aria fresca da Nord Est presente sull’Est europeo, di essere attirata verso ovest in direzione di tale depressione: in tale modo, i “piedi” di tale macigno alto-pressorio verranno eliminati e potrà entrare l’insidiosa depressione africana alimentata da aria calda da Sud e fresca da Nord Est, coinvolgendo, in maniera più importante, il centro-sud Italia.
Tali ipotesi, comunque, sono e rimangono solo ipotesi mentre la realtà rimangono sarà la forte ondata di maltempo che stiamo per assistere su Liguria, Toscana, Puglia meridionale e, soprattutto, Sicilia orientale e Calabria e, a seguire, il lungo periodo anticiclonico.